Silvestro Aldobrandini

"Ricordo una vecchia cittą, rossa di mura e turrita" - Dino Campana, Canti Orfici.
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 Personaggi Storici




Presunto ritratto di Silvestro Aldobrandini attribuito a Ridolfo Ghirlandaio. Conservato all’Istitute of Arts Minneapolis (Minesota USA)


Silvestro Aldobrandini

di Miro Gamberini





Silvestro Aldobrandini (Firenze 1499 – Roma 1558), babbo di Ippolito, nasce a Firenze il 24 novembre 1499, cacciato in esilio da Cosimo I de’ Medici nel 1527 trova ospitalitą a Faenza. Il 23 febbraio del 1531 richiede al Consiglio degli Anziani di Faenza di “poter esercitare come avvocato”. Il Cardinale di Ravenna Benedetto Accolti, Legato della Marca e Governatore di Fano, lo nomina nel 1535 suo luogotenente. Deve quindi trasferirsi nella cittą marchigiana con la moglie Lisa di Guido Donati e i figli qui il 24 febbraio 1536 nasce Ippolito. Nel 1536 il Cardinale Accolti rassegna le dimissioni da governatore di Fano e quindi Silvestro con tutta la famiglia ritorna a Faenza per riprendendo il lavoro di avvocato.  Della sua attivitą di avvocato a Faenza non sono stati trovati  documenti sebbene il Tonducci affermi che siglasse i suoi atti legali con la dicitura “praesens civis advocatus Faventinus”. Paolo III lo nomina nel 1548 avvocato concistoriale, mentre Paolo IV nel 1556 lo designa suo segretario particolare. Muore a Roma nel 1558.