Figurine e chewingum

"Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita" - Dino Campana, Canti Orfici.
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Figurine e chewingum

di Floriano Cerini


Al fine degli anni cinquanta anni in  molti bar di Faenza, come in quelli di altre altre città,  era posizionata una macchinetta su un treppiedi che per ogni dieci lire inserite rendeva una pallina di chewingum e una figurina in cartoncino  raffigurante le bandiere degli stati del mondo. Alcune figurine della collezione erano introvabili, ed erano quelle degli USA, della Svizzera e della Colombia.  Chissà perché quelle nazioni e non ad esempio la Francia o il Perù. Non c’era una ragione misteriosa:  tutte le collezioni hanno figurine introvabili, come quella  con l’immagine del Feroce Saladino nella collezione d’anteguerra dei Quattro Moschettieri. Semplicemente, alcune figurine erano state  stampate in un minor numero di esemplari, rendendo così più avvincente la raccolta.  Quando la macchinetta esauriva  “cicche” e  figurine, passava il fornitore per  ricaricarla e tutti noi ragazzi ci appostavamo nei paraggi, stando attenti a come  procedeva per scoprire l’arcano.  Il rappresentante metteva i pacchetti di figurine nella macchinetta  e  poi dal   taschino interno della giacca estraeva  tre figurine, probabilmente quelle delle  tre mitiche e introvabili nazioni e le infilava nel mazzo.




Figurina n° 73, USA.
Figurina n° 55, Svizzera.
Figurina n° 62, Colombia.

Quindi solo tre sarebbero stati i fortunati collezionisti che  le avrebbero  “pescate”. Le figurine con le bandiere  uscirono nell’anno 1959 e la collezione si componeva di cento pezzi, tanti erano allora gli Stati indipendenti del mondo, molti di meno di quelli di oggi. Molti di noi ragazzi di allora la geografia, l'abbiamo imparata maneggiando quelle figurine più che su studiando sul sussidiario scolastico.
Vennero poi le figurine dei calciatori Panini, ma quelle si compravano in bustine alle edicole della città. Noi ragazzi, quando ci trovavamo per le mani una monetina da 10 lire correvamo all'edicola di Angiulì, davanti all'ex-palazzo delle Poste,  in un angolo nella piazzetta della Legna, o a quella di Bruschèra  di fronte  alla scalinata del Duomo, e dopo aver acquistato la bustina con trepidazione ne strappavamo il lembo per scoprire se dentro ci fossero le figurine dei campioni Sivori, Rivera o Bulgarelli o quelle dei meno noti Pizzaballa o Tumburus.
 





Sivori
Rivera
Bulgarelli
Pizzaballa
Tumburus

La macchinetta del bar che distribuiva in automatico  palline di   chewingum e  figurine  era un portento tecnologico per quei tempi. Oltre che per fare  la collezione, scambiandoci le ripetute,  le figurine le usavamo per giocare fra noi ragazzi.  Uno di questi giochi consisteva nel lasciarle cadere una alla volta dopo averle appoggiate al muro, e la figurina che, dopo aver volteggiato in aria,   nel toccare terra copriva anche solo in parte le altre si portava a casa ... il piatto.
 
Un giorno la macchinetta del bar si inceppò;  la leva girava a vuoto senza inserire le dieci lire, facendo uscire le palline e le figurine gratis.  Tutti noi ragazzi del Borgo ne approfittammo per rimpinguare le nostre pance di chewingum e le nostre  collezioni di figurine, compiendo forse l’unica azione da veri teddy boys del tempo, ma la pacchia durò poco. Il gestore del bar, dopo breve tempo, insospettito da tanto viavai attorno alla macchinetta,  se ne accorse e la portò via  senza però riuscire a rimproverarci perchè nel frattempo ce l’eravamo data a gambe levate.  Neppure in quella occasione trovammo le  figurine con le bandiere della Svizzera, degli USA e della Colombia.


Le seguenti informazioni sulle figurine sono state prelevate dal sito: www.figurinecartonate.it

Figurina n° 68, Yemen.


 Figurina n° 91, Germania.


Dispenser, di figurine.


Figurina n° 98, Italia.


La storia
Le figurine cartonate, distribuite col sistema dei dispenser, sono una eredità americana divenuta fenomeno europeo della seconda metà degli anni '50 del secolo scorso
che si è protratto sino quasi alla fine degli anni '60. In Europa ed in particolare in Italia è stato un fenomeno di vendita di divulgazione e di distribuzione che è durato quasi un decennio. Un fenomeno, quindi assoluto successo e grande sviluppo, conclusosi in un calando progressivo e continuo per l'avvento di sistemi distributivi migliori e per  ragioni di carattere prevalelentemente economico.


Le figurine
Le figurine invece avevano una dimensione di 6,7 x 9,5 ed uno spessore di 0,8 millimetri. Erano figurine grandi e pesanti. Anche in questo caso forma e dimensioni erano dettate dal sistema distributivo. La figurina veniva espulsa dalla macchina distributrice grazie ad una leva orizzontale che si muoveva di qualche centimetro in avanti intercettava il lato corto della figurina che quindi veniva spinta in avanti.  La figurina, così spinta avanzava e, nel brevissimo tragitto, passava sotto una feritoia che, dall'alto, concedeva una apertura pari all'altezza della singola figurina grazie ad una "ghigliottina" regolabile, per cui anche se fossero state spinte due figurine dalla leva, poi ne passava una sola perché la seconda era intercettata dalla "ghigliottina" che pendeva dall'alto. Ci voleva quindi una figurina con un certo spessore ed una certa resistenza alla spinta (che non flettesse facilmente), quindi abbastanza rigida ed anche "lunga" perché doveva compiere un tragitto all'interno del dispenser.


Il dispenser
Il sistema di distribuzione con dispenser determinò che le gomme americane avessero forma sferica per ragioni legate al loro stipamento all'interno del dispenser, ma soprattutto perché fosse immediato e senza problemi il loro abbandonare l'interno del dispenser per finire nella "buca" di distribuzione. Cosa rotola meglio di una sfera? Le palline di gomma americana, poi, dovevano essere ricoperte di uno strato di sostanza commestibile che impedisse che la componente zuccherina della stessa si potesse "incollare" a quella della pallina accanto dando vita ad un ammasso fuso di palline! Inoltre le palline erano di vari colori per attrarre il bandino, mentre il gusto (vado a memoria) era lo stesso e prescindeva dal colore della pallina.

 
Sidam - Torino. Serie: "Gli stati del mondo"
Databile al 1960 questa raccolta deve la sua diffusione ad un indovinato mix di valore didattico e di stimolo alla fantasia che le immagini sapevano indurre nei ragazzi dell'epoca ivi comprese le ragazze che erano poco o per nulla attratte dalla serie sportive e che trovarono in questa raccolta un punto di riferimento adatto ai loro gusti. La raccolta è composta da 100 figurine cartonate del peso di grammi 2,16 a figurina, tutte a sviluppo orizzontale. L'idea è quella di riportare su una figurina elementi salienti riferiti ad un determinato stato, sulla base appunto delle caratteristiche peculiari di ciascuno stato, individuate nei seguenti elementi: bandiera - morfologia umana e costume - monumento o caratteristiche fisiche del territorio, animali autoctoni caratteristici. Ovviamente, per riassumere in pochi centimetri quadrati una così grande serie di informazioni era gioco forza necessario ricorrere ad immagini create, quindi ad un disegno piuttosto che ad una serie di immagini fotografice. L'idea era quella di racchiudere in un'unica soluzione gli stereotipi di ogni singola nazione. Ad esempio per l'Italia la bandiera, i carabinieri ed il Colosseo erano stereotipi più che classici!!! Il bozzettista  purtroppo è rimasto sconosciuto.


Il lato B della figurina
Di particolare interesse in questa serie è il lato B della figurina.
L'impianto è semplice ed è costituito da tre elementi che compaiono a colonna sul lato sinistro
- il volto di un bambino
- una bandiera stilizzata a mò di cartiglio per contenere il numero della figurina
-  il nome dello stato raffigurato
Il retro della figurina è attraversato longitudinalmente da una riga che divide in due parti diciamo un terzo e due terzi. La parte superiore di un terzo è dedicata alla fonetica peraltro richiamata sopra la testa del bimbo, e che con fumetti riporta il modo di dire alcune semplici frasi nella lingua originale, scritte in modo da essere lette correttamente pur non conoscendo la lingua ("gud dei" sta per buongiorno in inglese). Queste parole o frasi sono semplici ed uguali per tutte le figurine e sono: buongiorno, buonanotte, amico, grazie. Nella parte inferiore destra invece riportava i dati relativi a : capitae, area in km quadrati, popolazione, governo, distanza da Roma, unità monetaria (compreso il valore in lire al cambio dell'epoca), lingua ufficiale, prodotti principali, religione.







Lato B della figurina n° 98, Italia Copertina album: Gli stati del Mondo

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