LA FINE DI UNA SIGNORIA
Francesco Serrantini
Francesco Serrantini pubblica nella rivista "Lo Smeraglio" (anno 6° - 30 marzo 1952), un
articolo sulla
fine della dinastia dei Manfredi, lo riproponiamo
corredandolo con nuove immagini.
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Lastra tombale di Cassandra Pavoni, 1513, San Maglorio della Ganga, Faenza:
BENEDICTA HRIS/TI SPONSA OLIM T/HOME
FERRARIE/NSIS DE PAVO/NIBUS SUB/HOC/SAXO/QUIESCIT/
MCCCCCXIII.
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Il monastero di San Maglorio in due disegni di Romolo Liverani. |
Stemma dei Bentivoglio.
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Bologna Chiesa di S. Giacomo, Cappella Bentivoglio.
Pala Bentivoglio (Lorenzo
Costa) La pala fu dipinta quale ex voto dopo
la congiura dei Malvezzi: Giovanni e Ginevra vi sono rappresentati con
tutta la loro numerosa e non bella figliolanza. A destra Annibale sposo
a Lucrezia d'Este. Antongaleazzo protonotaio apostolico che sposerà
Ippolita Sforza: Ermes che prenderà in moglie Giacoma Orsini. A
sinistra, Camilla o Pantasilea, monaca: Bianca moglie di Nicolò
Rangoni, Francesca, di Galeotto Manfredi, Violante di Pandelfaccio
Malatesta, Eleonora, di Gilberto Pio, Laura di Giovanni Gonzaga, Isotta
promessa a Ottaviano Riario.
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La tela proviene dalla chiesa di San Girolamo dell’Osservanza. Ritrae
il Beato Bernardino da Feltre secondo l’iconografia abituale: nella
mano destra regge l’emblema del Monte di Pietà (sul vessillo si nota
l’immagine del Cristo passo) e nella sinistra ha un cartiglio con la
massima “Noli Diligere Mundum”. In alto, la scritta “Curam Illius
Habe”, si riferisce al Monte o forse anche al devoto in ginocchio che
la tradizione identifica con Astorgio III, succeduto in ancora tenera
età al padre Galeotto. Poichè il Beato Bernardino è rappresentato con l’aureola, la data è da
collocarsi dopo il 1494, anno della sua morte e prima del 1501, quando
Astorgio III venne fatto prigioniero da Cesare Borgia e condotto a
Roma, dove trovò la morte nel 1502, appena diciassettenne.
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