Società e poteri in Romagna, principalmente a Faenza alla fine del Duecento

"Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita" - Dino Campana, Canti Orfici.
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SOCIETÀ E POTERI IN ROMAGNA, PRINCIPALMENTE
A FAENZA ALLA FINE DEL DUECENTO


Charles Marie de la Roncière

Università di Aix en Provence

Durante il Convegno internazionale di studi svoltosi nella Sala consiliare del Municipio di Faenza nella primavera del 1995 sui Santi locali Umiltà e Nevolone, vissuti nel secolo XIII, il prof. Charles Marie de la Roncière dell’Università di Aix en Provence, ha tenuto una conferenza sulle “Società e poteri in Romagna, principalmente a Faenza, alla fine del duecento”. Relazione che documenta la situazione storica della vallata del Lamone, che con le sue torri e castelli ha costituito una realtà urbana dalla quale è sorta la Faenza del XIII secolo,
studio che qui pubblichiamo.






 

Stemma araldico
di Maghinardo Pagani
da Susinana.
Stemma araldico
dei Manfredi.




Tebaldello de’ Zambrasi apre le porte di Faenza ai Geremei di Bologna.

















La Rocca di Faenza.





Mercato cittadino nel 1200.
Contadini al lavoro nei campi.








Antico convento dell'Osservanza, demolito nel 1829 in un disegno di D.G. Contarelli del 1897.
Convento dei Cappuccini in un disegno di Romolo Liverani.






Roma. Musei Vaticani. Galleria delle Carte Geografiche. E. Danti, "Flaminia",
 particolare. Tratto della via Emilia tra Forlì e Faenza.






Frate Alberico.
Federico II.



Assalto al castello.






Da un codice miniato del XIII sec. Assalto alle mura di una città.
Miniatura del 1250 raffigurante cavalieri in battaglia.






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